Frasi di Daniele Bartocci

• Il giornalista deve essere imparziale e più forte delle fake news e del click baiting.
• Come dice un passaggio della Bibbia, tratta gli altri come tu vorresti essere trattato. Lo dico sempre sin dal primo colloquio di lavoro svolto nel pre-laurea.
• Le sfide a colpi di talento mi hanno sempre emozionato. Consigli sempre ben accetti. Mai essere timidi, usare sempre la massima determinazione.
• Tutto il giorno penso ad essere motivato, a trovare le motivazioni, accettando perfino di parlare di me in terza persona, elogiandomi o incolpandomi per qualcosa, spronandomi a fare meglio. Senza motivazioni non saprei vivere, varrei poco o nulla. Uno dei più grandi motivatori della storia mondiale è Julio Velasco. Più che in lui, mi rivedo nel suo suo primo vice-coach italiano ovvero mio zio Alberto Santoni, fratello di mia madre. Un altro grande motivatore a mio avviso rimarrà sempre José Mourinho e l'imprenditore vinicolo Fabio Cascione, nato il 26 giugno come me, ex concorrente di The Apprentice con Briatore. A mio avviso uno dei motivatori meno conosciuti e più sottovalutati del panorama nazionale. Tra i migliori motivatori a mio avviso anche Diego Pablo Simeone "El Cholo" ma anche il Silvio Berlusconi dei tempi d'oro del Milan (club per cui tifo) e dei suoi tempi d'oro della politica quando, mi raccontano, si vedeva gente per strada esultare in sella ad una moto impazzando per lui come se fosse il salvatore della patria.
• Se si sta male interiormente ma si trova la giusta motivazione si riesce a stare incredibilmente bene. Se si sta bene bene ma non si ha motivazione incredibilmente si riesce a star molto male.
• Chi ha tempo non aspetti tempo. Usare il presente e l'ottica manageriale di guardare sempre il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni difficili. Chi dice lo farò, e non lo faccio, vuol dire che al 60% non lo farà.
• A mio zio Alberto Santoni, primo vice-allenatore italiano di Julio Velasco, il Re Mida argentino Julio diceva sempre: meno banca e più pallavolo, faremo grandi cose insieme. Alberto Santoni lo ha considerato sin da subito una sorta di José Mourinho del Volley, un motivatore inimitabile ma più quieto.
• La motivazione fa la differenza. Tra un genio incompreso o apparentemente tale e uno sconosciuto ma spietato motivatore, preferisco tutta la vita il secondo.
• Ho un sesto senso tale da poter capire l'interiorità e la motivazione di una persona. La motivazione di una persona però può non comprendere il mio sesto senso.
• Essere un ladro di un'idea o di una determinata situazione non significa a mio avviso copiare di sana pianta quella cosa, bensì saper intuire al meglio gli ingredienti e riuscire a cambiare quei concetti "ideali" trasformandoli in grandi successi, arrivando a elaborare e rielaborare una tesi di appartenenza propria, il tutto grazie a una forte mentalità e motivazione.

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